Migrazione e Integrazione

Guerre, profughi e ipocrisie occidentali

(da laRegione del 18 maggio 2022) Leggi anche qui

Una profuga siriana chiede come mai vi siano queste differenze nell’accoglienza dei profughi scappati dalla guerra in Siria da quelli che fuggono dall’Ucraina. Una persona originaria dell’Eritrea chiede perché delle guerre in Africa nessuno parla mai. Una rifugiata afgana si chiede se il sangue dei bambini afgani valga di meno di quello dei bambini ucraini. Si tratta interrogativi reali di persone che abitano in Ticino, raccolti nell’ambito dell’accoglienza dei profughi nel Cantone (continua qui..)


Violenza e migrazione

(da Confronti, novembre 2016) Leggi anche qui




Vi sono due processi in atto quando la rappresentazione sociale dominante collega violenza e migrazione: la “culturalizzazione dei problemi sociali” e la “logica del capro espiatorio”. 
Questi due processi falsificano la realtà, fomentando pregiudizi e discriminazioni nei confronti degli stranieri, e non permettono di trovare delle soluzioni praticabili a problemi sociali quali la violenza e la criminalità diffuse all’interno della nostra società (continua qui..)


(marzo 2014) Leggi anche qui

Integrare non significa assimilare
gli immigrati ai nostri usi e costumi. Significa valorizzare sia la nostra lingua e cultura sia le lingue e le culture dei loro paesi di provenienza, e costruire insieme una cultura comune più complessa, cogliendo nelle lingue e culture altre non un ostacolo all’integrazione, ma un’occasione di crescita e di ricchezza per tutti
 (continua qui...)

Voli speciali. A partire da "Vol spécial". in “La Regione”, novembre 2011. Leggi qui.

Progetto Derman di interpretariato e mediazione interculturale in “Rivista per le Medical Humanities”, n. 17, gennaio-marzo 2011.

L’illusione del ritorno – Nostalgia e migrazione in “Rivista per le Medical Humanities”, n. 13, gennaio-marzo 2010. Leggi qui.

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