È uscito il libro che ho avuto il piacere di curare:
Michael Walzer,
Le conseguenze della guerra. Riflessioni sullo Jus post bellum, Mimesis editore, Milano 2017.
Afghanistan, Iraq, Libia, Siria. Di fronte al caos geopolitico internazionale e alle odierne tragedie umanitarie, le conseguenze delle guerre contemporanee fino a che punto mettono in crisi l'idea che certe guerre possano essere giustificabili?
Michael Walzer, uno dei massimi pensatori contemporanei dell’idea di guerra giusta, nel suo testo "Le conseguenze della guerra" indica quali dovrebbero essere le responsabilità politiche e morali delle nazioni vincitrici al termine di un conflitto.
Come sottolineato nel saggio critico di Giona Mattei che accompagna lo scritto di Walzer, contestualizzare le pagine dell'intellettuale americano nell'attuale scenario politico globale solleva interrogativi su quanto la nozione di "guerra giusta" abbia contribuito alla legittimazione morale delle politiche di egemonia imperialista.
D'altra parte, in certi casi, di fronte alle sofferenze e alle uccisioni di civili innocenti, non sarebbe giustificato ancora oggi un intervento militare?
Michael Walzer insegna all’Institute for Advanced Study di Princeton (New Jersey-USA). Si è occupato di filosofia morale, teoria politica e critica sociale. È autore di studi fondamentali sulla relazione tra guerra ed etica.
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