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Guerre

Parlare della Shoah dopo Gaza (laRegione, 17 giugno 2025)
"Si può ancora parlare oggi della Shoah rimanendo in silenzio sulla situazione in Palestina? Si può continuare a mantenere le due tragedie distinte oppure è necessario tentare di metterle in relazione?..." continua qui


La Russia attaccherà ancora l'Europa? (laRegione, 23 aprile 2025)
"Nessuno possiede la sfera di cristallo per sapere se un giorno la Russia attaccherà nuovamente l’Europa. Prevedere con certezza azioni, reazioni e decisioni future di esseri umani, gruppi sociali e Stati è impossibile. Si possono solo immaginare scenari ipotetici..." continua qui


Nella morsa degli imperi (laRegione, 1 marzo 2025)
"A Ovest la pressione del nuovo imperialismo americano di Trump, a Est il revanscismo imperiale di Putin sostenuto dal Celeste Impero di Xi Jinping. In mezzo un'Europa in crisi che fatica ad affermare una visione e un progetto politico, valoriale, culturale alternativo al dominio degli imperi..." continua qui


Chi ha ucciso il diritto internazionale? (laRegione, 23 gennaio 2025)
"Chi contribuisce alla distruzione di quel diritto internazionale, fondato sulla Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che dopo la Seconda guerra mondiale e la caduta del muro di Berlino avrebbe dovuto garantire la pace nel mondo?..." continua qui


Critica e difesa dell'Occidente (laRegione, 21 giugno 2024)

"È ancora possibile oggi, nell’attuale contesto globale, salvaguardare quei principi fondanti l’Europa e l’Occidente quali la democrazia, i diritti umani e il diritto internazionale?..." continua qui



Guerra in Ucraina, guerra in Palestina (laRegione, 19 aprile 2024)
"Persone che denunciano i massacri nella striscia di Gaza, mentre rimangono in silenzio, per non dire giustificano, i crimini della Russia e di Hamas, come se la responsabilità ultima del male fosse sempre e comunque solo dell’Occidente. 
Altre che sostengono il diritto alla difesa dell’Ucraina e di Israele, mentre rimangono in silenzio, per non dire giustificano, i crimini di Israele, come se la vita di un non occidentale valesse di meno della vita di chi vive in una democrazia..." 
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"Due popoli, Israele e Palestina, entrambi con il diritto di esistere e di autodeterminarsi, di vivere in pace e sicurezza tra il fiume Giordano e il mare Mediterraneo. Altrimenti, quale sarebbe l’alternativa? L’unica altra via d’uscita rischia di essere la guerra, la violenza e l’odio a oltranza, la distruzione, lo sradicamento e l’espulsione del popolo avversario, in nome del principio che tra il fiume e il mare non debba che esistere un popolo, o quello israeliano, o quello palestinese..." continua qui



"La guerra di difesa voluta dal popolo ucraino per resistere contro l’aggressione russa può essere pensata come giusta, sia da un punto di vista etico che secondo il diritto internazionale. Significa però questo sostenere ad oltranza la guerra di difesa e resistenza, costi quel che costi, usando la guerra per fare giustizia?..." continua qui



"La guerra di difesa e resistenza da parte della popolazione ucraina contro l’aggressione russa, in nome di principi quali libertà, democrazia e autodeterminazione dei popoli, può essere pensata come giusta, anche perché sono gli stessi ucraini a decidere, in primis, di imbracciare le armi e combattere..." continua qui



"Non esiste un unico modo di pensare e vivere il pacifismo. 
Vi sono persone che fanno del pacifismo una filosofia di vita, altre un metodo per lottare contro l’oppressione. 
Vi è chi, in nome della pace, sostiene l’equidistanza tra Russia e Ucraina perché tra liberal-democrazie e autocrazie non vi sarebbero poi differenze così grandi. 
Poi vi è chi per pace intende perlopiù il proprio opportunismo e interesse personale e/o nazionale..." continua qui



Guerre, profughi e ipocrisie occidentali (laRegione, 18 maggio 2022)

"Una profuga siriana chiede come mai vi siano queste differenze nell’accoglienza dei profughi scappati dalla guerra in Siria da quelli che fuggono dall’Ucraina. Una persona originaria dell’Eritrea chiede perché delle guerre in Africa nessuno parla mai. Una rifugiata afgana si chiede se il sangue dei bambini afgani valga di meno di quello dei bambini ucraini. Si tratta interrogativi reali di persone che abitano in Ticino, raccolti nell’ambito dell’accoglienza dei profughi nel Cantone..." continua qui





"Ma chi dal Ticino chiede di inviare armi all’Ucraina e attacca i pacifisti perché troppo neutrali ed equidistanti di fronte al conflitto, a chi si sta rivolgendo, che dibattito vuole promuovere e quali obiettivi intende raggiungere?..." continua qui




"Troppo facile criticare i pacifisti perché sarebbero delle “anime belle”, degli “idealisti” che vivrebbero in un mondo illusorio di pace e amore, persone che non vogliono “sporcarsi le mani” perché non accettano il fatto che ci sarebbero delle “guerre giuste”, come quella di difesa e di resistenza dell’Ucraina, che bisogna avere il coraggio di sostenere..." continua qui



"Quasi tutti desidereremmo la pace e quasi nessuno vorrebbe mai che ci fosse una guerra. Esiste però un conflitto tragico tra pace e giustizia: la pace non per forza è sempre giusta, mentre talvolta la guerra, in certe situazioni e in determinati contesti, potrebbe apparirci come giusta o perlomeno giustificabile..." continua qui


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