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Guerra e Pace

(da laRegione del 21 giugno 2024) Leggi anche qui.

È ancora possibile oggi, nell’attuale contesto globale, salvaguardare quei principi fondanti l’Europa e l’Occidente quali la democrazia, i diritti umani e il diritto internazionale?

(continua qui...)


Guerra in Ucraina, guerra in Palestina

(da laRegione del 19 aprile 2024) Leggi anche qui.

Persone che denunciano i massacri nella striscia di Gaza, mentre rimangono in silenzio, per non dire giustificano, i crimini della Russia e di Hamas, come se la responsabilità ultima del male fosse sempre e comunque solo dell’Occidente. 

Altre che sostengono il diritto alla difesa dell’Ucraina e di Israele, mentre rimangono in silenzio, per non dire giustificano, i crimini di Israele, come se la vita di un non occidentale valesse di meno della vita di chi vive in una democrazia.

Ma come riuscire a pensare e trattare in maniera il più possibile giusta ed equa sia il conflitto russo-ucraino che quello israelo-palestinese, al di là delle ipocrisie e dei doppi standard morali, politici e legali coi quali ci troviamo confrontati? (continua qui...)


Diritti degli israeliani, diritti dei palestinesi

(da laRegione del 24 novembre 2023) Leggi anche qui.


Due popoli, Israele e Palestina, entrambi con il diritto di esistere e di autodeterminarsi, di vivere in pace e sicurezza tra il fiume Giordano e il mare Mediterraneo.

Altrimenti, quale sarebbe l’alternativa? 

L’unica altra via d’uscita rischia di essere la guerra, la violenza e l’odio a oltranza, la distruzione, lo sradicamento e l’espulsione del popolo avversario, in nome del principio che tra il fiume e il mare non debba che esistere un popolo, o quello israeliano, o quello palestinese. (continua qui...)


Quale giustizia alla fine della guerra?

(da laRegione del 30 marzo 2023) Leggi anche qui.


La guerra di difesa voluta dal popolo ucraino per resistere contro
l’aggressione russa può
essere pensata come giusta, sia da un punto di vista etico che secondo il diritto internazionale. Giustificabile è anche l’aiuto politico, economico e militare occidentale in nome di principi quali libertà, democrazia e autodeterminazione dei popoli.

Significa però questo sostenere ad oltranza la guerra di difesa e resistenza, costi quel che costi, usando la guerra per fare giustizia? Dove si può mettere il limite e come si pensa di poter fare la pace, una pace che non sia una “pace imperiale” voluta dalla Russia, che significherebbe la resa del popolo ucraino e la sua distruzione sia simbolica che materiale? (continua qui...)

Tra gli ideali e la realtà. Guerre imperiali e diritti dei popoli.

(da laRegione del 27 febbraio 2023) Leggi anche qui.

La guerra di difesa e resistenza da parte della popolazione ucraina
contro l’aggressione russa, in nome di principi quali libertà, democrazia e autodeterminazione dei popoli, può essere pensata come giusta, anche perché sono gli stessi ucraini a decidere, in primis, di imbracciare le armi e combattere. 

Se si parte dal presupposto che qualsiasi guerra d’aggressione sia sbagliata e se fosse giusto, ad esempio, condannare l’invasione dell’Iraq del 2003 da parte degli Stati Uniti, allora bisognerebbe per coerenza condannare anche l’invasione russa del 2022. (continua qui...)


La vita ad ogni costo. Limiti e meriti del pacifismo

(da laRegione del 1 febbraio 2023) Leggi anche qui.

Non esiste un unico modo di pensare e vivere il pacifismo. 
Vi sono persone che fanno del pacifismo una filosofia di vita, altre un metodo per lottare contro l’oppressione. 
Vi è chi, in nome della pace, sostiene l’equidistanza tra Russia e Ucraina perché tra liberaldemocrazie e autocrazie non vi sarebbero poi differenze così grandi. 
Poi vi è chi per"pace" intende perlopiù il proprio opportunismo e interesse personale e/o nazionale (continua qui...)


Guerre, profughi e ipocrisie occidentali

(da laRegione del 18 maggio 2022) Leggi anche qui.

Una profuga siriana chiede come mai vi siano queste differenze nell’accoglienza dei profughi scappati dalla guerra in Siria da quelli che fuggono dall’Ucraina. Una persona originaria dell’Eritrea chiede perché delle guerre in Africa nessuno parla mai. Una rifugiata afgana si chiede se il sangue dei bambini afgani valga di meno di quello dei bambini ucraini. Si tratta interrogativi reali di persone che abitano in Ticino, raccolti nell’ambito dell’accoglienza dei profughi nel Cantone (continua qui..)


Critiche al pacifismo e l'idealismo della "guerra giusta"

(da I Naufraghi del 14 marzo 2022) Leggi anche qui.

Troppo facile criticare i pacifisti perché sarebbero delle “anime belle”, degli “idealisti” che vivrebbero in un mondo illusorio di pace e amore, persone che non vogliono “sporcarsi le mani” perché non accettano il fatto che ci sarebbero delle “guerre giuste”, come quella di difesa e di resistenza dell’Ucraina, che bisogna avere il coraggio di sostenere. (continua qui...)


Il conflitto ucraino tra pacifismo e guerra giusta 

(da laRegione dell'8 marzo 2022) Leggi anche qui.

Occorre domandarsi se la ‘giusta causa’ per combattere una guerra non conduca a conseguenze peggiori del male combattuto

Quasi tutti desidereremmo la pace e quasi nessuno vorrebbe mai che ci fosse una guerra. 

Esiste però un conflitto tragico tra pace e giustizia: la pace non per forza è sempre giusta, mentre talvolta la guerra, in certe situazioni e in determinati contesti, potrebbe apparirci come giusta o perlomeno giustificabile. (continua qui...)




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